Farfalle e farfallone

La giornata relax al Bucuti è volata. I trattamenti alla Spa sono stati veramente piacevoli. Tanto mare, tanto sole, ottima cena e…. e giunti al cinema all’aperto io mi sono addormentata. Il film era bellissimo, uno dei miei preferiti della stagione 2011/2012, e forse delle ultime stagioni, il francese Quasi amici con un grandissimo François Cluzet e musiche di Ludovico Einaudi. Ma, vuoi che conosco a memoria ogni singola battuta, vuoi la versione in inglese, vuoi che ero proprio bollita, vuoi le poltroncine comodose e le poche ore di sonno della notte precedente,  alla sequenza del colloquio di lavoro del bel Omar Sy, io ronfavo di brutto. Mi ha risvegliata Betty sui titoli di coda. Un po’ in stato confusionale, l’ho ringraziata e mi sono diretta in camera. Blackout, fino alle 6 del mattino successivo. A quel punto occhi sgranati che guardano il soffitto. Ma quanto tempo mi ci vuole per sincronizzarmi al fuso locale? Ne approfitto per chiamare casa, leggere la posta elettronica, i giornali, i messaggi su WhatsApp, su Hangouts e Wechat: le ho tutte!!

Ecco alcuni messaggi ricevuti:

– Amica: “ciao, come va? tutto bene? Te la spassi? qui tutto scorre tranquillo, senza novità. Anzi no una novità c’è: Giorgio (il suo compagno) per il nostro anniversario ha prenotato un weekend romanticissimo in Toscana. Lo ha comprato online su Groupon, era in super offerta“.  Giorgio è un bravo ragazzo, con un ottimo lavoro e un buon stipendio, ma è terribilmente tirchio. Rispondo: “Si qui è stupendo! Sono contenta per te, un abbraccio

– Ex – collega: “ciao, ke fine hai fatto? Qui, da quando nn ci sei + stanno succedendo cose strane. Crudelia (il mio ex capo) è nel caos più totale e pare ke sia stata chiamata da Voldemort (il capo del mio ex capo) e ke l’abbia passata al tritatutto. Ma se lo merita questa grandissima BIP, ha fatto fuori te e ha tenuto quell’incapace della figlia dell’assessore. E’ successo un casino con l’irpef. Chiamami, ci vediamo per un caffè e ti racconto“. Ma anche no! Quando hai saputo che ero stata silurata, alla macchinetta del caffè a stento salutavi. Rispondo: “Ciao, grazie, tutto benissimo. Appena torno ti chiamo. Sono in vacanza ai Caraibi :-). Salutami tutti. Un abbraccio“. Rosica tu e le altre pantegane!

– Job & more newsletter: nuove opportunità di lavoro…… diventa pizzaiolo….. aprire una gelateria in franchising…. stage nella grande distribuzione…. Tristezza!

– Ex: vorrei parlarti. Ci vediamo per una pizza? – Proprio lui, gulp! Non rispondo, ma confesso che la cosa mi lascia un po’ scossa. A questo punto devo rilassarmi, quindi passeggiata e alba in spiaggia. Colazione e poi alle 9,30 appuntamento per la prima escursione in programma.

Oggi visiteremo la Butterfly Farm (www.thebutterflyfarm.com), una piccola oasi dove trovano casa un’infinità di coloratissime farfalle.

Puntuale eccomi al punto incontro. Ci siamo tutti, tranne una, ovviamente è facile immaginare chi. Finalmente con comodo arriva anche Carla-Chucky e si parte. Sono immersa nei miei pensieri, non bado a ciò che mi capita intorno, voglio vedere le farfalle e sperare di tornare con la mente sull’isola. La cosa però non passa inosservata a Enzo che mi chiede “Tutto bene?”. La sua voce dolce e gentile mi risveglia dallo stallo in cui sono precipitata dopo la lettura dei messaggi. “Si grazie, tutto bene” rispondo sorridente e grata per questa delicata attenzione nei miei confronti.

“Bello il film di ieri sera! ma qualcuno non lo ha proprio visto” sghignazza Chucky, ovviamente riferendosi a me.

“Si è vero. Noi abbiamo fatto una passeggiata e poi siamo andati a dormire presto, eravamo stanchi”, interviene Andrea pensando che la provocazione fosse al loro indirizzo.

“No, lo so, voi non siete proprio venuti. Qualcuno invece c’era e ha dormito di gusto. E pensare che ho letto stamattina che questo film è stato pluripremiato e che è un successo mondiale. Peccato che tu te lo sia perso” dice Chucky guardandomi,  sistemandosi il ciuffo e cercando la complicità degli altri in questo sua botta di simpatia.

“Si un gran film, l’ho visto almeno tre volte. Mi piace molto, ma ieri sera ero veramente fusa” rispondo da tranquilla, ma tra me e me penso “ma chi ti manda? ma che vuoi?”

Arriviamo a destinazione. Una guida ci porterà alla scoperta del fantastico mondo delle farfalle, veramente un universo misterioso: l’unico essere vivente che cambia profilo genetico nel suo trasformarsi da bruco, crisalide a farfalla. Almeno così credo d’aver capito dalla spiegazione. In pratica 3 esseri diversi, con dna diverso, in ogni fase della vita. Unica creatura, se si escludono i politici

Iniziamo con i bruchi. Bruchi piccoli, grandi, colorati, mangioni, timidi o intraprendenti, grassocci o magretti.

Poi ci vengono presentate le crisalidi, dette anche pupe. Sono brutte a vedersi, quindi se per strada ti dicono “ehi pupa!”,  occhio che potrebbe anche non essere un complimento, soprattutto se l’esclamazione viene proferita da un entomologo. Anche queste  creature  sono di varie grandezze, vari colori e varie forme di accartocciamento

E infine le farfalle, ma queste ci accolgono fin dal primo momento: ci svolazzano intorno, sono impertinenti, se cerchi di fotografarle si spostano, ma alcune ti vengono in mano, si appoggiano sulle nostre teste, giocano a renderci partecipi della loro leggiadra, variopinta e breve esistenza. Per chi è ancora un po’ affascinato dalle meraviglie messe in pista da madre natura, questa è un’esperienza veramente molto gradevole. Tutti noi siamo rapiti dalla bellezza di queste creature. Sono tantissime, di grandezze diverse e con tanti colori. Si muovono in questa finta foresta di piante tropicali e il loro svolazzare è frenato da una rete posta molto in alto, che ne impedisce la fuga.

Andrea e Enzo, ma anche Alfredo e il sig.  Giovanni sono ben attrezzati e, con le loro macchine fotografiche, in men che non si dica, spariscono tra le fronde delle piante tropicali. Marco sembra rinato: telefono alla mano, questa volta non per chattare, ma per fotografare. Con lui Betty che lo guida in modo anche un po’ goffo in questa caccia allo scatto più originale. Immagino per condividerlo sui social, ma intanto è un momento di allegrezza che li vede molto affiatati. Io e le altre ragazze (ragazze? Vabbé, qui gli anni non contano), ci cimentiamo con i mezzi a nostra disposizione, telefonini o piccole macchine fotografiche totalmente automatiche le cui funzioni sono: on/off, giorno/notte, avvicina di un pochino/allontana di altrettanto poco, salva/cestina.  E’ caccia grande. Tutte noi vorremmo fotografare la farfalla blu. Ma è quella più dispettosa. In volo viene mossa, giustamente sfarfalla. Appena si posa, chiude le ali e diventa un foglio di carta velina. E allora, bella? Come la mettiamo?

Le tecniche sono le più varie. La signora Anna ad esempio, forte del fatto che il marito farà delle fotografie di ottima qualità, se ne sta immobile col suo telefonino e fa dei click nel vuoto cercando d’immortalare le farfalle di passaggio. Lucia si acquatta e aspetta che si posino sulle fette di banana per mangiare. Io, Mariaelena, Carla e Samantha invece corriamo in lungo e largo per il parco, emettendo strani versi, ridendo e invitando gli altri ad andare a vedere l’esemplare unico e raro che abbiamo individuato. Saltelliamo, ci inerpichiamo, rischiamo di cadere nel piccolo laghetto artificiale per guardare le piccoline che affollano la zona umida, siamo più svolazzanti delle padrone di casa. Alcune di loro, le farfalle, me le vedo commentare la nostra presenza: “grandi ‘ste falene! ma non dovrebbero uscire solo di notte? Sarà colpa del cambiamento climatico”.

Sembriamo bambine che rincorrono bolle di sapone (chi le ha più viste le farfalle in città!),  ma alla fine ognuna di noi è riuscita nel suo intento: la Morpho menelaus, la più leggiadra delle creature è stata immortalata dai nostri bislacchi obiettivi! Adesso ognuna di noi potrà avere una sua personalissima farfallina da riprodurre in un tatuaggio e, magari, sognare anche un invito a  Sanremo. Secondo me, una, a caso, dall’alto della sua autostima, ci sta seriamente pensando.

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